Skip to main content Skip to page footer

Fondazione Telecom Italia

Beni invisibili. Luoghi e maestria delle tradizioni artigianali

Fondazione Telecom Italia ha individuato in questi anni, tra i suoi obiettivi, la valorizzazione del patrimonio storico-artistico del Paese.

In quest'ambito, con il contributo di alcuni esponenti del mondo della conservazione, della valorizzazione e della comunicazione dei beni culturali, FTI ha identificato nei "beni culturali invisibili" l'area d'interesse sulla quale focalizzare i propri interventi.

L'espressione "bene culturale invisibile" si può declinare in vari modi partendo dall'arte invisibile che giace nei depositi dei musei italiani, un patrimonio artistico di cui difficilmente il pubblico può fruire, ma può anche riguardare un cosiddetto "bene minore" non sufficientemente visibile all'interno della dimensione locale di riferimento e che invece potrebbe diventare, con un opportuno progetto di rilancio e valorizzazione, un elemento attrattivo per l'economia e il turismo locale.

La nozione può estendersi non solo ad oggetti e luoghi, ma a quel genere particolare di "beni invisibili" che sono le tradizioni di conoscenze, competenze, abilità, tecniche, che in Italia sono così diffuse e stratificate, e al tempo stesso così fragili, così a rischio di declino, decadimento, estinzione.

Può trattarsi quindi di beni, materiali o immateriali, a titolarità diffusa, che appartengono a tutti e a nessuno, nel senso che tutti devono poter accedere ad essi e nessuno può vantare pretese esclusive.

Bando 2013

Nel caso specifico del bando 2013, FTI  ha voluto legare i luoghi e la "maestria dell'artefice", tenendo conto delle tradizioni nazionali, che sono imprescindibile patrimonio culturale, unito alla contemporaneità e al futuro di queste attività artigianali.

Tali attività, rese contemporanee nei luoghi rinnovati e con le tecnologie a supporto, diventano competenze uniche, lavoro, cultura, arte per il futuro, come il resto del mondo da sempre ci riconosce attraverso l'intuizione creativa, la maestria dell'artefice, l'attenzione al sociale e il paesaggio unico, caratteristiche queste che da sempre in tutto il mondo ci vengono riconosciute.

Fondazione Telecom Italia con questo bando ha rinnovato il proprio impegno, a sostegno di quelle progettualità che adottino modelli imprenditoriali orientati al recupero dei "luoghi invisibili", della tradizione e della conservazione della "maestria" artigianale (popolare e colta, artistica e tecnica) tutta italiana.

Le proposte sono presentabili da un solo soggetto o da reti composte da un numero massimo di tre partner, compreso il capofila.

Ogni soggetto proponente potrà presentare al massimo una richiesta di contributo, sia esso partecipante in qualità di ente capofila o di ente partner.

Il fondo totale stanziato da FTI per il bando 2013 è pari a 1.500.000,00 euro.

Ogni progetto potrà ricevere un contributo economico non superiore a 250.000,00 euro e non inferiore a 125.000,00 euro, destinato a coprire fino ad un massimo dell'80% dei costi sostenuti.

(A titolo di cofinanziamento sono ammesse risorse proprie del soggetto capofila e/o dei suoi partner, entrate da attività economiche relative al progetto o contributi di soggetti terzi, sia pubblici che privati. Il cofinanziamento, pari ad almeno il 20% dei costi di progetto deve essere esposto indicando le fonti di entrata, diverse dal contributo ed incluse eventuali risorse proprie, che l'ente prevede di utilizzare per coprire gli oneri del progetto. Le ore impiegate dal proprio personale sul progetto non costituiscono una fonte di finanziamento, bensì una spesa che è possibile imputare al progetto nella relativa voce del piano economico ed esclusivamente se il personale in questione svolge attività direttamente riferite al progetto. Non è possibile invece vincolare il cofinanziamento ad altre voci del piano economico, quindi in sostanza non sono ammessi "contributi in natura".)

ERROR: Content Element with uid "2175" and type "templavoila_pi1" has no rendering definition!

 

Contatti


Struttura di riferimento

Servizio ricerca

Responsabile

Stefania Grotti

Chi si occupa dell'attività